martedì 20 agosto 2013

El pueblo unido jamas sera vencido


El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai sconfitto) è una delle più note canzoni legate al movimento Unidad Popular ed alla presidenza del Cile da parte di Salvador Allende. La canzone, composta nel 1970 da Sergio Ortega, uno dei componenti del gruppo musicale Quilapayun e famosa in Cile nei tre anni della presidenza Allende, divenne - dopo il golpe cileno che portò al potere i militari guidati da Augusto Pinochet - un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia tanto in Cile quanto nel resto del mondo.
Oltre al gruppo dei Quilapayun, esule in Francia negli anni della dittatura, la canzone venne cantata e incisa anche dagli Inti-Illimani, altro gruppo storico della Nueva Canción Chilena, che aveva ottenuto asilo politico in Italia.
Numerose sono state successivamente le traduzioni in altre lingue e gli arrangiamenti compiuti sul brano. 
In Iran la melodia è stata usata per una canzone rivoluzionaria in lingua persiana cantata nel 1979 durante la rivoluzione contro la monarchia dagli attivisti iraniani della sinistra e intitolata Barpakhiz (traducibile con Stai su o Resisti).
Quattro anni prima, nel 1975 il musicista Frederic Rzewski aveva composto trentasei variazioni per pianoforte del brano intitolate The People United Will Never Be Defeated!.
Molti gruppi fra cui La Banda Bassotti (El pueblo unido jamás será vencido), i 99 Posse (El pueblo unido), gli Ska-P (Estampida), gli Anti-Flag (One People, One Struggle), Mauro Sabbione (Sia pace!) i Nomadi, i Modena City Ramblers e tanti altri hanno rielaborato e fatto proprio il brano.
In alcune versioni di gruppi militanti la frase El pueblo unido jamas sera vencido è sostituita, nell'ultimo verso, con El pueblo armado jamás será aplastado (Il popolo armato non sarà mai fermato).
Nel 2011 il titolo della canzone diventa lo slogan durante di Occupy Wall Street

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