Le interferenze della CIA nell'esperienza di Unidad Popular
Quarant’anni fa il generale Pinochet realizzava il colpo di Stato in Cile. Ha senso parlarne oggi in Italia? Siamo convinti di sì ed è la ragione per la quale donne ed uomini novaresi di diversa formazione culturale e politica hanno deciso di costituire un comitato per dare vita ad una serie di iniziative che copriranno un arco di tempo che va dall’11 settembre (giorno del golpe in Cile) al 12 dicembre (giorno della strage di Piazza Fontana) : per ricordare, per informare, per ragionare
domenica 27 ottobre 2013
martedì 22 ottobre 2013
L'inno di Unidad Popular su un video che ricorda quei giorni
L'inno di Unidad Popular su un video che ricorda quei giorni
venerdì 18 ottobre 2013
Gli assassini di Victor Jara
domenica 13 ottobre 2013
Mi chiamo Violeta Parra.... La poesia del film che vedremo mercoledì 16 ottobre alle ore 21 al Cinema Araldo (Via Maestra 9 - Novara)
Violeta Parra (1917-1967) è un'icona della musica popolare cilena e, in generale, uno degli artisti più significativi dell'America Latina: cantautore, ricercatore del folklore, ma anche pittrice, ricamatrice, scultore e ceramista, nonché la prima latinoamericana a cui fu consacrata un'esposizione di opere al Louvre. Il film inizia descrivendo la sua infanzia e l'adolescenza tormentate trascorse nel sud del Paese, nella regione di Chillán, in una famiglia proletaria numerosa. Il padre Nicanor è un maestro e insegnante di musica alcolista, mentre la madre, di origine contadina, cuce a macchina in casa. Fin da bambina è vivace e dimostra inclinazione per la musica (compone le prime canzoni a 12 anni) e per il teatro. Violeta si sposa due volte, partorisce 4 figli, si integra in un gruppo teatrale itinerante, dove canta in coppia con la sorella Hilda, e si impegna politicamente con i comunisti. Si assiste alle sue peregrinazioni nei paesini delle Ande alla ricerca di antiche canzoni e ballate popolari da apprendere e reinterpretare. Nel 1954, viene invitata ad esibirsi in Polonia e successivamente trascorre 2 anni in Europa. Tornata in Cile inizia a incidere dischi e, nel 1958, fonda il Museo Nacional del Arte Folklórico. All'inizio degli anni '60 è a Parigi insieme al grande amore della sua vita, il musicologo e antropologo svizzero Gilbert Favre, con cui intrattiene una relazione tempestosa e contrastata. Rientrata in Cile, nel 1965 inaugura il suo progetto più ambizioso, la tenda-teatro a La Reina, che vuole essere una "Universidad del Folklore". Vi si esibisce con i figli Ángel e Isabel e con altri cantautori, fra cui Victor Jara. Ma nel frattempo Favre la lascia e si trasferisce in Bolivia. Andrés Wood ha tracciato un ritratto intenso: descrive la donna e l'artista appassionata e contraddittoria, tenacemente creativa, ma anche in lotta con i suoi demoni interiori, con eccessi di cupezza, disincanto e persino di egoismo e risentimento.
Al contrario il suo attivo compromesso politico e la relazione di sfida che mantenne con la borghesia cilena sono appena abbozzati in qualche fugace episodio. Si notano le similarità di approccio con il notevole film Frida, naturaleza viva (1986), del regista messicano Paul Leduc, che esplora la vicenda della famosa pittrice Frida Kahlo (1907-1954). Il film ripercorre le tappe salienti della vita della Parra (con alcune licenze poetiche), ma non è un tradizionale biopic. La narrazione è sapientemente frammentaria e si struttura attraverso ellissi e salti temporali, flashbacks e flashforwards, intervallati da un curioso filo conduttore. Si tratta di un'intervista rievocativa concessa nel 1962 a un giornalista televisivo argentino tendenziosamente provocatorio, a cui la Parra risponde con sfrontata ironia. Lo straordinario montaggio, non lineare né sequenziale, di Andrea Chignoli, è caratterizzato da libere associazioni e zone chiaroscurali. Siamo lontani da un mero realismo e dalla omogeneità conciliatoria, anche se la pur felice descrizione episodica delle pulsioni caotiche mostra, a volte, qualche limite retorico. Senza dubbio la forza del film risiede nella straordinaria interpretazione di Francisca Gavilán. L'attrice sembra davvero incarnare Violeta, quasi attuando un processo di osmosi. La sua recitazione emotiva e coraggiosa fa emergere i marcati contrasti della personalità di un'artista forte, ma anche insicura, socievole, ma anche individualista e angustiata. Ma soprattutto risulta contundente il fatto che ella stessa interpreti versioni bellissime di tutte le 21 canzoni presenti nel film. La fotografia di Miguel Joan Littin, abituale collaboratore di Wood, cattura magistralmente la luce peculiare delle Ande e le penombre parigine lungo la Senna e correla spesso gli stati d'animo della protagonista. (Fonte: www.mymovies.it)
venerdì 11 ottobre 2013
Tra musica e cinema gli appuntamenti del fine settimana
Da Sabato 12 ottobre a Sabato 19 ottobre
a NOVARA presso MONDO MUSICA - Viale Roma
"SETTIMANA DELLA MUSICA CILENA" dischi di musica cilena suonata e cantata da cantautori e da complessi cileni e italiani
Domenica 13 ottobre
a NOVARA - ore 10,30 - Circolo XXV Aprile - Vicolo S. Giacomo
In collaborazione con la Sezione di Novara dell'Associazione Ricreativa Culturale Italiana del Circolo 25 Aprile
Inaugurazione della MOSTRA di copertine di dischi cileni, di riproduzione di murales e di manifesti.
Proiezione del video: ARIA DI GOLPE - con Dario FO e Franca RAME - regia di A. Ceste
APERITIVO
La Mostra rimarrà aperta sino al 27 ottobre - ogni giorno dalle ore 11,00 alle ore15,00 e dalle ore 18,00 alle ore 21,00
giovedì 10 ottobre 2013
Le rose di Atacama
Uno spettacolo può mutare continuamente pelle, pur rimanendo sempre fedele a se stesso. LE ROSE DI ATACAMA in questi quasi 15 anni di repliche ha saputo conoscere spazi sempre diversi (dal piccolo spazio della Miniera Paola dove ha visto il debutto sino alle grandi scene dei concerti con gli Inti-Illimani). E’ stato interpretato da diversi attori (da Oliviero Corbetta, Lola Gonzalez Manzano, Macarena Paz Pizarro, agli attuali protagonisti) modificando alcune sue parti e rinnovandosi. Si è adattato ora a una miniera, ora a una cantina, ora al palco di un grande teatro. E’ stato rappresentato in un hangar bianco immerso tra opere d’arte contemporanea perché come il deserto di cui si racconta, sa sorprendere ogni volta che una nuova goccia lo bagna. In occasione dei 40 anni dal Golpe che l’11 settembre 1973 fece cadere il governo di Salvador Allende in Cile, LE ROSE DI ATACAMA ritornano in scena per ricordare ancora una volta un sanguinoso evento della Storia narrando di uomini e donne semplici, che hanno combattuto la dittatura in nome della libertà.
lunedì 7 ottobre 2013
Mercoledì 9 ottobre: IL CILE OGGI - 25 anni dopo la fine della dittatura di Pinochet Incontro/Conversazione con: Sebastiàn Garcìa Cornejo
Mercoledì 9 ottobre
a NOVARA ore 20,45 - Sala Convegni ex Consiglio Circoscrizionale di S. Agabio (Via Falcone, 9)
IL CILE OGGI - 25 anni dopo la fine della dittatura di Pinochet
Incontro/Conversazione con: Sebastiàn Garcìa Cornejo
Responsabile della Comunicazione della Federaciòn de Estudiantes Chilenos
a NOVARA ore 20,45 - Sala Convegni ex Consiglio Circoscrizionale di S. Agabio (Via Falcone, 9)
IL CILE OGGI - 25 anni dopo la fine della dittatura di Pinochet
Incontro/Conversazione con: Sebastiàn Garcìa Cornejo
Responsabile della Comunicazione della Federaciòn de Estudiantes Chilenos
venerdì 4 ottobre 2013
Rossellini intervista Allende
Un documento emozionante e pochissimo visto, programmato in Rai solo la sera del 15 settembre 1973, dopo la notizia dell'assassinio del Presidente.
mercoledì 2 ottobre 2013
Giovedì 3 ottobre Conferenza Stampa
GIOVEDI’ 3 OTTOBRE ALLE ORE 10
AL CIRCOLO 25 APRILE
(vicolo S. Giacomo) di Novara
CONFERENZA STAMPA
Per presentare l’incontro
con
SEBASTIAN
GARCIA CORNEJO
Responsabile della
Commissione Comunicazione della
Federacion de Etudiantes
de la Universidad de Chile
che parlerà
DELLE
LOTTE E DEI PROBLEMI DEL CILE DI OGGI
Con l’occasione verranno anche presentate le iniziative musicali
e cinematografiche del
mese di ottobre
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