Uno spettacolo può mutare continuamente pelle, pur rimanendo sempre fedele a se stesso. LE ROSE DI ATACAMA in questi quasi 15 anni di repliche ha saputo conoscere spazi sempre diversi (dal piccolo spazio della Miniera Paola dove ha visto il debutto sino alle grandi scene dei concerti con gli Inti-Illimani). E’ stato interpretato da diversi attori (da Oliviero Corbetta, Lola Gonzalez Manzano, Macarena Paz Pizarro, agli attuali protagonisti) modificando alcune sue parti e rinnovandosi. Si è adattato ora a una miniera, ora a una cantina, ora al palco di un grande teatro. E’ stato rappresentato in un hangar bianco immerso tra opere d’arte contemporanea perché come il deserto di cui si racconta, sa sorprendere ogni volta che una nuova goccia lo bagna. In occasione dei 40 anni dal Golpe che l’11 settembre 1973 fece cadere il governo di Salvador Allende in Cile, LE ROSE DI ATACAMA ritornano in scena per ricordare ancora una volta un sanguinoso evento della Storia narrando di uomini e donne semplici, che hanno combattuto la dittatura in nome della libertà.
Quarant’anni fa il generale Pinochet realizzava il colpo di Stato in Cile. Ha senso parlarne oggi in Italia? Siamo convinti di sì ed è la ragione per la quale donne ed uomini novaresi di diversa formazione culturale e politica hanno deciso di costituire un comitato per dare vita ad una serie di iniziative che copriranno un arco di tempo che va dall’11 settembre (giorno del golpe in Cile) al 12 dicembre (giorno della strage di Piazza Fontana) : per ricordare, per informare, per ragionare
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