
Nel 1970 il condor, rapace
simbolo della libertà e della fantasia dei popoli delle Ande, vola alto nelle
classifiche dei dischi più venduti in tutto il mondo. Lo sostengono le chitarre
e le voci di Simon & Garfunkel. Il duo composto da Paul Simon e Art
Garfunkel, divenuto popolarissimo con la colonna sonora del film “Il laureato”,
realizza, infatti, una delicata e gradevole versione cantata di
El condor pasa, uno dei brani più
diffusi della tradizione popolare andina. La canzone, inserita nell’album
Bridge over troubled water, ottiene un
successo travolgente in tutto il mondo. La musica andina, per la prima volta,
entra nell’immaginario musicale delle nuove generazioni. In breve tempo sono
centinaia le versioni di
El condor pasa
realizzate in tutto il mondo. Con sorpresa e ammirazione anche dagli Stati
Uniti si comincia a guardare in modo nuovo alle tradizioni musicali delle terre
dell’America del Sud, attraversate dalla Panamericana, una strada lunga come la
vita che collega città, deserti e ghiacci perenni. Le sonorità e i temi della
musica andina affascinano la sempre più grande pattuglia dei folk-singers, i
moderni cantori popolari divisi tra il folk della tradizione e il rock delle
novità, costantemente alla ricerca di nuove idee per innervare la loro vena
creativa. Gli scambi danno numerosi frutti, anche perchè creano le basi alla
possibilità di stabilire rapporti fecondi con i numerosi laboratori musicali
che stanno sorgendo in vari paesi dell’America Latina. Uno dei più vivi e
disponibili ad aprirsi nei confronti delle altre culture musicali è costituito
dal gruppo di autori, musicisti e ricercatori della Nueva Canción Cilena che
proprio nei primi anni Settanta sta vivendo un periodo di grande slancio grazie
anche all’ondata rinnovatrice e libertaria del governo di Unidad Popular di
Salvador Allende. L’esperienza del Cile diventa, quindi, un punto di
riferimento importante e una speranza, non solo dal punto di vista musicale,
per tutta l’America Latina. Non dura molto. Nel 1973 un sanguinoso colpo di
Stato militare guidato da Augusto Pinochet sancisce la fine della democrazia in
quella nazione e l’instaurazione di un regime dittatoriale. Migliaia di
oppositori e dissidenti vengono arrestati e spariscono per sempre. Lo stesso
presidente Salvador Allende viene ucciso nel palazzo presidenziale. Nelle liste
di proscrizione è inserito l’intero gruppo della Nueva Canción Cilena, i cui
membri sono costretti a riparare all’estero per sottrarsi alla repressione. Non
a tutti riesce di fuggire. Al cantautore e chitarrista Victor Jara, catturato
da un gruppo di militari golpisti, vengono tagliate entrambe le mani in segno
di spregio per il suo lavoro di musicista. Di lui non si saprà più nulla. Il
mondo della musica, i giovani di tutto il mondo si mobilitano e sull’onda della
solidarietà mondiale i gruppi e gli artisti cileni portano ovunque la loro
testimonianza sonora. Il laboratorio si allarga dal Cile al mondo. Quella che
sembrava la fine della moderna musica andina sarà invece l’inizio di una nuova
fase che la farà trovare pronta a vivere da protagonista la fine del millennio
nei nuovi generi della New Age e della World Music.
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