martedì 30 luglio 2013

I Nomadi cantano un omaggio a Salvador Allende

Salvador era un uomo, vissuto da uomo 
morto da uomo, con un fucile in mano. 
Nelle caserme i generali, brindavano alla vittoria 
con bicchieri colmi di sangue, di un popolo in catene. 
Da un cielo grigio di piombo 
piovevano lacrime di rame, 
il Cile piangeva disperato 
la sua libertà perduta. 
Mille madri desolate, piangevano figli scomparsi 
l'amore aveva occhi sbarrati di una ragazza bruna. 
Anche le colombe erano diventate falchi, 
gli alberi d'ulivo trasformati in croci. 
Da un cielo grigio di piombo 
piovevano lacrime di rame, 
il Cile piangeva disperato 
la sua libertà perduta. 
Ma un popolo non può morire, non si uccidono idee 
sopra una tomba senza nome, nasceva la coscienza. 
Mentre l'alba dalle Ande rischiara i cieli, 
cerca il suo nuovo nido una colomba bianca. 
Da un cielo grigio di piombo 
piovevano lacrime di rame, 
il Cile piangeva disperato 
la sua libertà perduta. 

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